Luogo
Via di Sant’Eustachio, 19 – Roma
Data
1996
Committente
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Roma la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale
Tipologia D'Intervento
Progetto di consolidamento statico.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L’intervento in oggetto ha previsto il consolidamento delle murature mediante calce idraulica, l’introduzione di catene metalliche negli archi in muratura ed infine il consolidamento ed il trattamento delle capriate in legno della Chiesa di Sant’Agostino a Roma
Il manto di copertura e le orditure principali e secondarie, presentavano un avanzato stato di degrado. Il cattivo funzionamento del manto di copertura ha consentito l’infiltrazione d’acqua che ha prodotto effetti devastanti sull’orditura lignea. Questo fatto unito all’insufficiente dimensionamento degli arcarecci e al gravare interamente sulla cupola ha consigliato di procedere alla sostituzione dell’esistente manto di copertura e alla costruzione di una capriata spaziale che sgravasse la cupola dal peso aggiunto.
Lo smontaggio del tetto esistente, il recupero, l’accatastamento e la pulizia dei coppi e delle pianelle, hanno preceduto la rimozione completa dell’orditura secondaria. Al posto degli arcarecci esistenti sono stati posti in opera arcarecci in legno stagionato aventi sezione maggiore della precedente. I nuovi arcarecci sono stati chiodati in corrispondenza degli appoggi per quanto riguarda la zona al di fuori della capriata metallica, e poggiano su delle scarpe per quelli interni alla capriata. L’orditura primaria, delle due zone ai lati della cupola è stata sostituita con travi di idonea sezione la cui testa è stata rivestita con lastre di piombo per creare un appoggio ventilato, ed è stata trattata al fine di evitare l’attacco di insetti xilofagi.
Nella parte centrale del tetto in corrispondenza della cupola è stata realizzata una capriata spaziale tridimensionale con tubi strutturali in acciaio, ancorata al muro tramite piastre e tiranti. Infine il manto di copertura è stato completamente sostituito con un nuovo manto.
Al fine di riportare le murature del sottotetto alle originarie capacità prestazionali, si è inoltre proceduto al consolidamento delle murature. In prossimità della parte terminale delle capriate, sono state realizzate delle aperture proprio per liberare la parte terminale delle stesse.